ATTENZIONE: Per motivi di tempo e voglia, non ho avuto modo di fare una versione "edulcorata" senza insulti e vaneggi.
Uno dei miei hobbies oltre a strimpellare il basso, sono sempre stati i videogiochi.
Credo che questo non sia una novità e che l’abbiate capito.
Di norma qualsiasi smanettone\programmatore\sviluppatore ha una passione più o meno pronunciata per l’industria videoludica. Tra l’altro uno dei miei sogni da bambino è sempre stato di programmarne uno…
Pensate un po’ come stavo messo.
Ora non vorrei fare il boomer nostalgico ma ai miei tempi quando le console a 8 e poi 16 bit la facevano da padrone, raramente mi sono annoiato giocando a un videogioco.
Altri tempi? Sicuramente.
Ciò nonostante, decenni fa se c’era una cosa che la Sega o la Nintendo sapevano fare bene, erano i videogiochi (e grazie al cazzo direte voi).
Tutti voi almeno una volta nella vita hanno giocato a Super Mario.
Sia che sia stata la versione a 8 bit sul NES, sia quella a 16 bit sullo SNES o una qualsiasi altra versione, sono dannatamente sicuro che almeno una volta l’avete provato.
Io sì, ci giocai e da fiero possessore di Sega Master System prima e da Sega Mega Drive poi, posso dire di essermi goduto appieno la scena videoludica degli anni 90.
Bei tempi. Davvero.
Da ragazzino ho letteralmente platinato Wonder Boy III per Master System e mi sono divertito immensamente giocando a Sonic e Sonic 2 per Mega Drive.
Vi confido una cosa: a volte con l’emulatore ci gioco tutt’ora al pc.
Ah ai miei tempi…
Ora, passato il momento nostalgico, non mi resta che dire la mia sul periodo attuale che stiamo vivendo con le nostre belle console targate Sony, Microsoft o Nintendo, oppure nel mio caso, con un computer da gaming.
La mia ultima console è stata il Sega Mega Drive ma non perché non volessi passare alla generazione successiva, semplicemente ero troppo povero per potermi permettere una Play Station on un Sega Saturn.
La controparte Nintendo manco veniva presa in considerazione, sono sempre stato un fan della Sega (in tutti i sensi, o almeno durante tutta l’adolescenza), per cui il mio salto videoludico è stato dalle console a 16 bit al personal computer.
Passare da un controller a 6 pulsanti al mouse e tastiera non è stato molto traumatico, anzi.
Il problema ce l’avrei ora a passare al controller delle console.
Ci ho provato lo giuro. Ci ho provato e riprovato ma a giocare ad un FPS col controller analogico proprio non ci riesco.
Non per niente la mia console preferita è e rimane la Nintendo WII.
Ebbi anche la brillante idea di documentarmi su come fosse possibile usare mouse e tastiera sulla XBox ma a quanto ho capito passerei per un cheater.
Una robetta non da poco insomma.

Quindi per cause di forze maggiori non sono compatibile col gaming da “consolari“.
Mi verrebbe da pensare “meglio così” ma visto la pecunia da tirare fuori ogni tot. anni per aggiornare l’hardware, le uniche parole che mi vengono in mente sono solo bestemmie.
Cercarmi un hobby più economico? Provate a trovarne uno. Spoiler: non esiste.
Ok, e voi direte: dopo tutto questo pippone, in sostanza?
Ora ci arrivo pasticcini miei, ora ci arrivo.
Il gran salto dai 16 bit a un pc dotato di Celeron a 300Mhz (parliamo del 2001) mi ha aperto le porte a delle possibilità pressoché illimitate su quello che potevo, dovevo e avrei voluto fare.
La programmazione era in cima ai miei interessi ma i videogiochi non erano da meno.
Per cui tra un “Dim s As String” e un “Public Class Coder” lo spazio per una sessione di gioco c’era sempre.
Siamo sul finire degl’anni 90 a ridosso di capolavori come Duke Nukem 3D, Doom, Wolfstein e Quake.
E potevate star tranquilli che un volta lanciati, niente vi avrebbe schiodato dal monitor.
Non mi voglio dilungare troppo, per cui cercherò di arrivare al punto facendovi qualche nome che più mi ha colpito all’epoca:
MDK, Unreal Tournament 99 e Quake III Arena
Che capolavori.
Unreal Tournament poi, lo considero come uno dei migliori giochi mai concepiti per personal computer.
L’ho letteralmente consumato ed essendo su pc, anno dopo anno ci creai diverse skin pack, voice pack e tanta altra roba custom che alimentava il mio sollazzo.
Mai un crash, mai un lag, soundtrack mostruosa, sessioni online da cardiopalma, community spettacolare, zero gente tossica: mi inchino davanti a un’opera simile.
I capitoli successivi non mi hanno preso come il capostipite ma li reputo comunque dei buoni prodotti.
Quake III Arena ottimo FPS, frenetico, violento ma non mi ha dato quella capacità immersiva che mi diede UT.
MDK: glorioso! Uno dei primi giochi a sfruttare l’accelerazione direct 3D.
Uno sparatutto in terza persona frenetico e godibilissimo.
Non ho mai e dico mai più trovato un gioco con una comodità simile: ti bastavano pochi minuti di gioco per padroneggiare le caratteristiche del personaggio e sfondare qualsiasi cosa sfondabile sulla mappa, dai mob ai boss.
Gioco immenso.
Project IGI, GTA 3.
Siamo nel 2000 e nel 2001.
Di GTA c’è poco da parlare, credo che anche i sassi lo conoscano.
Il terzo capitolo poi, dopo i primi due in visuale dall’alto, penso sia stato il vero salto di qualità della serie.
Ho apprezzato anche i capitoli successivi come Vice City e San Andreas e probabilmente Vice City è quello che ho amato di più.
Project IGI un FPS tattico e incredibilmente realistico per l’epoca, addirittura perfezionato dai militari (così c’era scritto nella locandina).
L’unica pecca era l’IA non proprio eccelsa ma le ore passate su quel gioco avevo smesso di contarle.
Il secondo capitolo probabilmente è stato l’inizio del mio droppare giochi senza mai finirli.
Non era male, ma la logica dei mob che spawnavano a ripetizione per un FPS tattico è stato come mettere la cipolla nella carbonara: nonsense.
Un vero peccato ma ancora non sapevo che col passare del tempo sarebbe stato solo il primo dei tantissimi videogiochi che ho sfanculato.
Per anni il nulla, ma poi… Half Life 2

Dopo anni di vuoto cosmico ecco una barlume di speranza: sua eccellenza Half Life 2.
Siamo nel 2004 e la Valve esce fuori con un capolavoro che non mi appassionava così tanto dai tempi di Unreal Tournament.
I suoi due seguiti (“episode one” ed “episode two“) non hanno fatto che arricchire l’esperienza videoludica e portarla a vette sempre più alte.
Ho amato la trama ed i loro personaggi, per non parlare del comparto grafico: da rimanere a bocca aperta.
Siamo parlando del 2004 e sfido chiunque a non esser rimasto di stucco davanti ai dettagli e alla varietà dei paesaggi.
Ho ancora i brividi quando penso alle scena di D.O.G. che difende Gordon ed Alyx dall’attacco di uno strider e alla scena finale dell’episodio uno (niente link per evitare spoiler).
Pelle d’oca…
2006. Arriva la Nintendo WII
La WII è l’unica console con cui riesco a giocare e non solo: ha creato due dei giochi che per me stanno nella mia top 10 personale: The Legend of Zelda: Twilight Princess e The Legend of Zelda: Skyward Sword.
Intramontabili.
La serie si sa, non ha bisogno di presentazioni, stiamo pur sempre parlando di capolavori indiscussi e giocarli brandendo il controller a mo’ di spada penso che sia stata davvero l’innovazione che cercavo.
Amo il primo per l’atmosfera dark e tetra ed altrettanto il secondo per via della modalità di gioco più realistica (il controller ha bisogno di un secondo componente che aiuta ad orientare meglio la spada nel gioco per tirare fendenti con precise angolazioni).
Ancora una volta Nintendo non mi ha deluso.
Assassin’s Creed e l’inizio del declino.
E finalmente arriviamo alla fine di questo viaggio testuale che mi ha evocato parecchia nostalgia ma anche tanti bei ricordi.
Siamo nel 2007 e mamma Ubisoft partorisce il primo capitolo della saga Assassin’s Creed che mi porterà tante gioie ma anche tanti dolori.
Il primo capitolo non male, una sorta di Prince of Persia che fa parkour. Idea molto originale.
Il gioco di per se è parecchio godibile anche se dopo un po’ scende nella monotonia.
Nel secondo capitolo finalmente si alza il sipario.
Firenze: metà del 1400.
L’italia, i Borgia, i Medici, il medioevo e più avanti Venezia, Leonardo da Vinci e poi ancora la Turchia, Istanbul, Bayezid, la torre di Galata… Se penso alla scena finale del terzo episodio di AC2 una lacrima solca la mia guancia….
Lo stesso succede con la scena iniziale di AC2.
Bella vita la nostra eh fratello?
Federico ed Ezio Auditore
La migliore! Possa non cambiare mai
e possa non cambiare noi.
Ma… C’è sempre un ma.
Sono d’accordo che la saga di Ezio sia una delle migliori e a mio avviso la saga di Assassin’s Creed si sarebbe potuta concludere dopo quella e nessuno avrebbe avuto da ridire.
Black Flag l’ho droppato pressochè all’inizio: non mi ha preso;
Unity invece l’ho dovuto droppare perché un bel bug mi ha corrotto il salvataggio inchiodandomi alla missione buggata senza possibilità di abbandonarla.
Avrei dovuto iniziare il gioco da capo e il tutto più o meno dopo un bel 70% di gioco.
Certo, certo.
—> Disinstallato.
Ed è qua che le mie delusioni da gamer sono iniziate.
Menzione d’onore: GTA V e Stray
Sempre tornando al discorso di prima: la saga di Rockstar Games la conoscono ormai anche i sassi, incluso GTA V.
Bel gioco davvero, la parte action però lascia un po’ a desiderare.
Faccio davvero fatica a controllare i personaggi quando ci sono scene dove devi massacrare npc a colpi di mitra ma lo capisco eh, non è un FPS.
Parliamo di bibbian… ehm di Stray.
Cara Annapurna interactive: grazie!
Amo i gatti. Fosse per me avrei la casa tappezzata di felini. Stray mi ha dato l’opportunità di coronare il mio sogno: giocare come se fossi un gatto. Peccato per la durata veramente breve. Niente da dire comunque, la fama è stata ampiamente meritata.
Ho le lacrime agli occhi se penso alla scena finale col micio e B-12…
Applausi ragazzi… Applausi!
La giostra del menefreghismo, della noia, della monotonia, dei bug e del pressappochismo
Da sviluppatore a sviluppatore posso capire che l’evolversi dei tempi, porta una complessità sempre maggiore delle infrastrutture di progettazione di un qualsiasi software, videogiochi compresi.
Questo perché si ha necessità di lavorare in tempi sempre più ristretti e con una maggiore mole di lavoro.
Questo però non deve essere la scusa per poter distribuire della roba di merda perché per quanto mi riguarda negli ultimi 10 anni a questa parte, ho perso il conto dei giochi che ho disinstallato perché o noiosi o senza capo ne coda, pessima gestione, bug, crash, abbandono totale e chi più ne ha più ne metta.
Sul serio fate? Fate pagare fior di soldi e avete il coraggio di non fixare dei bug gravi dei vostri prodotti? Vero Ubisoft con The Division 2?
Me l’avete fatto disinstallare perché era diventato impossibile continuare a giocarci: dai 2 ai 10 crash a sessione perdendo i progressi col party, bottino e ore di gioco.
Pagando fior di euro non mi sarei mai aspettato una roba così instabile, sareste da denuncia.
Il che è un peccato perché il gioco è davvero buono, non troppo ripetitivo e bello graficamente.
Non vi meritate più ne il mio tempo, ne i miei soldi e ve lo dico: probabilmente i crash sono dovuti all’anticheat che manco funziona visto che in zona nera ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare.
MMORPG? Mai più…
Altra “combricola di geni” sono quelli che hanno dato vita a un MMORPG di nome Neverwinter: quando cerco di immaginare il loro quartiere generale, penso sempre a un [Censura o rischio una denuncia] e che ora si sono messi a fare un MMORPG a tema D&D.
Nerf su nerf di classi e personaggi per poi nerfare ancora i potenziamenti fatti nel modulo prima.
Se non ha le idee chiare devo dire che comunque ci può stare una filosofia simile.
Però cominci a nerfare degli oggetti che per procurarmeli ci ho speso fior fior di ore di gioco, vanificando i miei sforzi, se permetti mi girano i coglioni ad elica.
Mi sono visto letteralmente svalutare della roba che finii di completare giusto il giorno prima dopo anni di gioco.
E ancora mi mandate oggetti e roba custom per cercare di ritornare in game.
Ma andate a cagare.
Vorrei spendere pure qualche parola su The Elder Scroll V: Skyrim: un bug cammuffato da gioco.
Ho scoperto a missione finita (dopo svariate bestemmie) che avrei dovuto avere un npc al mio fianco che mi desse una mano a concluderla.
Per non parlare del fatto che in un punto, il mio personaggio vulnerabile al fuoco dovette affrontare un drago. WTF?
-> Disinstallato e il dvd finito in qualche discarica.
Situazione attuale
Nutro ancora qualche barlume di speranza ma ho smesso di acquistare videogiochi, troppi rischi.
Fortunatamente ho un account Epic Games e ogni settimana regalano due giochi ed alcuni ho avuto il piacere di apprezzare, come AER memories of old: breve puzzle game ma con una soundtrack da brividi.
Dimostrazione lampante sul come fare un buon gioco pur avendo risorse minime.
Stranded Deep, un survival game ambientato nel pacifico con un bel numero di isole generate proceduralmente.
Ho scoperto di essere un fan dei survival games grazie a lui. Bel gioco ma la versione multiplayer ha taaaanto da migliorare. Le basi comunque ci sono. Bello, molto bello.
Anche su Epic Games i giochi droppati non son stati pochi, per far un esempio da Reminant: from the ashes (quando cazzo è difficile) a Just Cause 4 (letteralmente volando quasi da una parte all’altra della mappa non si seminano i mob. Boh…), passando per Nioh (cazzo, fate un porting per pc ma non mettendo i settaggi dei comandi per la tastiera: dei geni!).
L’ultimo droppato è stato Bioshock 2: Bel gioco ma dopo il secondo crash non ho voluto ripetere l’esperienza di The Division 2. Ancora rosico perché l’ho trovato molto piacevole.
Il primo Bioshock l’ho finito giusto da poco dopo congruo numero di bestemmie.
A difficoltà media sono crepato svariate volte ma tralasciando quello, mi chiedo come abbia potuto un gioco simile essere il gioco dell’anno nel 2007.
Bello ma tremendamente monotono.
Nel 2007 stavamo messi male.
I Robottoni!
In questo momento sto finendo di scaricare “Wolfstein: The new order“: nazisti e robottoni.
Suona niente male. Spero che ne valga la pena.
So già che state pensando: “ma come? e Red Dead Redempion 2?”.
Acquistato e provato per una mezz’ora.
Me lo tengo per quando avrò una scheda video decente per farcelo girare come si deve, almeno in 2K a dettagli alti.
Non ve lo nascondo: ho il terrore che possa deludermi o che diventi “ingiocabile”, quindi me lo tengo come dessert dopo una cena a base di ostriche e vermentino (lo champagne mi fa cagare).
E qua finisce il mio sfogo, tra alti e bassi una parte della mia esperienza di vita.
Ora posso provare a vedere la combo robottoni e nazisti e spero che il robottone non si metta a fare il saluto nazionalsocialista.
